Il Vesuvio è un esempio di vulcano a recinto costituito da un cono esterno tronco, Monte Somma, con cinta craterica in gran parte demolita entro la quale si trova un cono più piccolo rappresentato dal Vesuvio, separati da un avvallamento denominato Valle del Gigante, parte dell'antica caldera, dove durante l'eruzione del 79 d.C., si formò il Gran Cono. Il Vesuvio è un vulcano poligenico e misto, ossia costituito da lave di composizione chimica diversa (ad esempio trachiti, tefriti, leucititi) e formato sia da colate di lava sia da depositi piroclastici. Tutte le zone alle pendici della montagna sono da considerarsi formate da terreni trasportati da lave di fango che scendono dagli scoscesi pendii nelle stagioni piovose attraverso profondi e stretti valloni detti alvei. Gli argini sono formati da scorie laviche, che precipitati allo stato incandescente verso le basse pendici, si rivelano ora a causa del loro materiale fertile, ricco di silicio e potassio, preziosi per la vegetazione.